De la mano del Archivio di Stato di Milano, tendrá lugar los días 14 y 15 de diciembre de 2020 el congreso Con la penna e con il torchio. Produzione e diffusione di testi normativi di prìncipi e città nell’Italia centro-settentrionale della prima età moderna, que se podrá seguir en streaming a través de la página de Facebook dell’Archivio di Stato di Milano: https://www.facebook.com/archiviodistatodimilano/ y del canal de Youtube del CRELEB – “Il canale dei libri”: https://www.youtube.com/Ilcanaledeilibri/
La información y el programa se pueden ampliar en: https://centridiricerca.unicatt.it/creleb-2020-con-la-penna-e-con-il-torchio. El encuentro contará con la participación del profesor Antonio Castillo Gómez (Universidad de Alcalá) en las Conclusiones del día 15 de diciembre.
«Il passaggio dalla cultura manoscritta a quella tipografica ha comportato un trasferimento del patrimonio scritto da una tecnologia all’altra, ridefinendo i canoni nella trasmissione dei saperi e la nascita di nuove forme di comunicazione. Tra i primi a dover fare i conti con questa realtà, gli istituti del potere dovettero adattarsi ai nuovi mezzi tecnologici per diffondere adeguatamente le proprie leggi, tanto nei consueti formati librari, quanto attraverso la produzione di bandi e proclami in fogli volanti.
Alla luce di questa transizione, il convegno internazionale Con la penna e con il torchio. Produzione e diffusione di testi normativi di prìncipi e città nell’Italia centro-settentrionale della prima età moderna vuole essere un momento di riflessione su produzione, fruizione e conservazione di testi normativi. Inserito all’interno del progetto PRIN (2017) The Dawn of Italian Publishing. Technology, Texts and Books in Central and Northern Italy in the Fifteenth and Sixteenth Centuries, l’evento sarà ospitato dall’Archivio di Stato di Milano nel pomeriggio di lunedì 14 dicembre 2020 e nella mattina di martedì 15 dicembre.
Il variegato scacchiere geopolitico dell’Italia centro-settentrionale rappresenta un contesto privilegiato per osservare da vicino in che modo le tipografie entrarono in maniera attiva nella costruzione dell’identità e del discorso politico di ducati, principati e repubbliche rinascimentali. In questo contesto, l’ampiezza di problematiche e questioni aperte permette di affrontare il tema da prospettive proprie ora della storia del libro, ora di quella istituzionale.»